3 Novembre 2019 In Consulenza

Il decreto legislativo 231 e il legale d’impresa

Con il decreto legislativo 231 del 2001, è stato introdotto in Italia il sistema di responsabilità amministrativa dell’ente, per il quale anche la società può essere condannata a subire sanzioni nel caso in cui un suo dipendente o collaboratore commetta un reato a vantaggio della società stessa, oltre alla persona che ha effettivamente commesso il reato.

In particolare, tra i reati per cui la società può essere chiamata a rispondere, secondo il D.lgs. 231/2001, ci sono i reati societari, l’indebita percezione di erogazioni statali, o di altri enti pubblici, nonché della Comunità Europea, i reati di concussione e corruzione, l’autoriciclaggio, la frode informatica a danno dello stato o di un ente pubblico, il trattamento illecito di dati, l’impiego di lavoratori stranieri irregolari e i reati ambientali, oltre all’omicidio colposo e lesioni gravi o gravissime commessi in violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro.

La società può però essere esonerata dalla responsabilità amministrativa, se dimostra di aver adottato ed attuato efficacemente un modello di organizzazione, gestione e controllo per prevenire reati specifici, prima della commissione del reato in oggetto.

In questi casi, diventa fondamentale il ruolo del giurista o legale d’impresa, una figura generalmente presente all’interno di medie e grandi aziende, spesso a livello direzionale, o come avvocato esterno, con competenze sia nel settore del diritto del lavoro, diritto bancario, commerciale e finanziario, sia nelle strategie economiche societarie, con un ruolo principale di presidio dei rischi legali ed individuazione delle opportunità da cogliere da parte dell’impresa, per battere la concorrenza, interpretando le disposizioni legislative interne ed internazionali da applicare. Il legale d’impresa è colui che si occupa, all’interno di un’azienda, della contrattualistica d’impresa, nazionale ed internazionale, sia per gli aspetti legali che per quelli tributari e commerciali, oltre alle politiche della società. Inoltre, la figura professionale del giurista d’impresa, possiede una formazione economico-giuridica che gli consente di intervenire sulle controversie tra dipendenti e azienda, formulando pareri giuridici.

Nel caso specifico della responsabilità amministrativa dell’impresa, prevista dal decreto 231/2001, l’intervento del legale d’impresa sarà, soprattutto a livello preventivo, quello di identificare, all’interno dell’azienda, i rischi potenziali e individuare le attività a rischio, creare un corretto modello organizzativo e definirne il codice etico, predisporre le procedure interne per i vari processi aziendali, organizzare il sistema aziendale di deleghe e responsabilità, definire il sistema disciplinare, la specifica formazione e la corretta informazione dei dipendenti e collaboratori aziendali.